Non è un caso che questo blog nasca nel periodo dei fiori, e ancor più nel periodo delle mimose e adesso scoprirete il perché. Tutti gli studi sulla cronobiologia hanno avuto inizio dall’osservazione del comportamento delle piante ma in particolar modo delle mimose. Lo scienziato d’Ortous de Mairan, astronomo e geofisico francese fece, nel ‘700, la prima scoperta della storia nel campo della cronobiologia. E lo fece proprio osservando una mimosa, la Mimosa Pudica. Si soffermò sulla sua capacità di aprire e chiudere più volte le foglie nell’arco della giornata. Beh, che novità! Tanti fiori lo fanno. Sono detti “eliotropi” proprio perché seguono il sole. Vi siete mai soffermati ad osservare i fiori? Pensate ai girasoli, per esempio, si chiamano così proprio perché seguono l’andamento del sole. Nelle ore di massima intensità di luce solare appaiono completamente aperti e girati verso il sole; quando la luce solare inizia a ridursi, verso sera, appaiono sempre più chiusi, alcuni persino si ripiegano su se stessi. E nel regno vegetale moltissime specie si comportano allo stesso modo. Probabilmente è la luce a dettare questo ritmo di chiusura e apertura! E in effetti anche il nostro scienziato era convinto dipendesse tutto dalla luce solare ma … eseguì un semplicissimo esperimento. Tenne al buio, ben chiusa in una scatola, per alcuni giorni la pianta e ne osservò, sbirciando di tanto in tanto, il comportamento. Ebbene, nonostante mancasse la luce, la mimosa continuava la sua attività ciclica di apertura e chiusura delle foglie nel corso della giornata con un ritmo uguale a quanto accadeva alla luce. Con questa osservazione e questo semplicissimo esperimento il nostro scienziato francese stava dimostrando per la prima volta la presenza in un essere vivente di un orologio interno in grado di dettare i ritmi di una sua attività indipendentemente dai fattori esterni. Jean Jacques d’Ortous de Mairan aveva messo, peraltro, a punto il metodo che, circa due secoli dopo, contrassegnò il vero inizio dello studio dei ritmi biologici.

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